venerdì, marzo 28, 2008

´Quando gioia e dolore si fanno grandi, il mondo diventa piccolo´
K. Gibran

giovedì, marzo 27, 2008

Quotidianeità Uruguaya

Le giornate si accorciano, il sole timidamente esce sempre meno, i locali chiudono, il colore degli alberi cambia, l aria si raffredda e il nostro rientro all isola a volte pare ad un passo, altre un miraggio. Ma è una dolce, dolcissima attesa innaffiata da camini accesi, torte di mele e cannella cucinate ai primi strimpelli di un nuovissimo violoncello che dall entusiasmo dell acquisto ha tolto il sonno al mio compagno di sogni, il tutto con sorseggi di buon vino uruguayo, pasta aglio olio e peperoncino di mezzanotte, sveglie alle prime luci dell alba per essere in spiaggia quando la bassa marea permette di correre senza affondare. Spiagge uruguaye dove anche i pescatori stanno pian pianino andando in letargo. 
Questa la mia quotidianeità in questo repentino inizio inverno sud americano. Pace e relax dei sensi e dell`anima.

Corsa

Oggi ho finalmente iniziato a dare un po di vita alle mie gambe e polmoni faendomi trascinare dal mio personal trainer in spiaggia per ben 4 km a ritmo di Cafe del Mar, distanza che per ora che mi han dato la sensazione di essere 40 e stramazzata al suolo con la lingua a terra ma confido che nei prossimi giorni i miei arti rispondano positivamente e mi diano soddisfazioni. Le giornate rotolano cosí via ora dopo ora, passo dopo passo dall´alba al tramonto come di nascosto e mi rendo conto ora piu che mai della relativitá del tempo e dello spazio e di quanto tutto sia un semplice riflesso di cio che noi percepiamo e siamo in un determinato angolo di terra...

lunedì, marzo 24, 2008

´Se le mie pene future in una volta venissero ad affliggermi quest´oggi, sono cosi felice che-son certa- si allontanerebbero ridendo.
Se le mie gioie future in una volta venissero ad invadermi quest´oggi, non potrebbero essere cosí grandi come questa che mi possiede adesso´
Emily Dickinson

domenica, marzo 23, 2008

In questa giornata di rinascite e risurrezioni mi piace dedicare a tutti coloro queste righe che son un inno di altre morti e altre risurrezioni, un inno alla Vita:
¨No nos da risa el amor cuando llega a lo más hondo de su viaje,
a lo más alto de su vuelo: en lo más hondo, en lo más alto,nos arranca gemidos y quejidos, voces de dolor, aunque sea jubiloso dolor, lo que pensándolo bien nada tiene de raro, porque nacer es una alegría que duele.
Pequeña muerte, llaman en Francia a la culminación del abrazo, que rompiéndonos nos junta y perdiéndonos nos encuentra y acabándonos nos empieza.
Pequeña muerte, la llaman; pero grande , muy grande ha de ser, si matándonos nos nace.¨
E. Galeano
Buona Pasqua!

venerdì, marzo 21, 2008

Solstizio

Oggi solstizio di Primavera nel Vecchio mondo, e d´Autunno nel Nuovo Mondo, qui i saldi delle cose estive, la luna che splende lassú quasi piena e ci illumina tutti quanti, qui, lá, chi parte, chi rimane, chi gode, chi trasloca, chi é pieno di herpes, chi fa la casalunga, chi ama, chi aspetta, chi fa la mamma... la Luna e il solstizio seppur in fasi diverse delle nostre vite, seppur in mondi diversi, ci illumina tutti...
´L´amore, come la golositá, sono piaceri di grande soddisfazione´
Italo Calvino
...a volte basta poco per essere felici...

'Artista'

Giorni fuori dal tempo, dallo spazio, fuori dal mondo. L`Uruguay fa da sfondo di nuovo a questo mondo parallelo in cui le giornate si susseguono con inavvertita calma e pace dei sensi cucinando, facendo un training di addestramento al piccante, assaggiando piatti messicani e cimentandomi in deliziose prelibatezze nostrane con ingredienti non esattamente tali, insegnando la nostra articolata lingua e divertendomi a sentirne il divertidissimo accento, leggendo, imparando a conoscere le stelle dell´emisfero Sud del mondo, avvicinandomi lentamente a qusti strani esseroni che sono i lobos marinos e iniziando a dargli i pesci da mangiare, passeggiando in spiaggia, e godendo per una volta nella vita della meraviglia del dolce far niente e del non dover avere nulla da fare. 
Poco fa, mentre mi iscrivevo a un portale per scaricare ricette mi é stata chiesta la professione e non riconoscenodmi in nessuna, fra cui ´disoccupata´, ho selezionato ´ARTISTA´.
Si é questo che mi sento, artista della mia vita, del mio quotidiano senza orologio e inseguendo cio in cui non speravo piú. Ma soprattutto perché credo che potrei finalemete avere la calma mentale e fisica di provare a scrivere, cosa che molti di voi mi hanno spesso incitato a fare e quale migliore momento se non questo?
Io, io che in questo momento mi sento di stare impersonificando l´opposto di
´Non c´é abbastanza realtá di tutto il possibile´
V. Jankélévitch

martedì, marzo 18, 2008

Arrivata!

Scrivo dalla destinazione che mi vede finalmente arrivata dopo giri, voli eterni, code in immigrazioni, aver toccato diversi continenti, pranzi e notti e colazioni attorcigliata in scomodi sedili di aerei, stomaco attorcigliato, male al collo e alla schiena per il trascinare del mio zainone stile borsa di Mary Poppins e il mio corpo che ha perso la bussola, il sonno la fame... ma ha trovato la pace dei sensi... dopo tanto andare ha trovato il suo posto nel mondo che non é l´Uruguay che mi sta nuovamente ospitando, non é St Kitts che sta accogliendo il contenuto della mia valigia romantica, no, non é un luogo identificabile con paralleli e meridiani, ma da pulsazioni...
Sogno o son desta?
´Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: 
conoscersi é luce improvvisa´
Pedro Salinas ´La Voce a te dovuta´

sabato, marzo 15, 2008

...in volo...

Stando a quanto detto da Skakespeare di cui sotto, mi sento ancora assolutamente in viaggio per cui non mi voglio dilungare sulla descrizione del paradiso in cui il mio corpo é approdato a seguito di numerose peripezie fra cui cancellazioni voli, spostamenti di altri, ritardo di un giorno dell´arrivo della valigia romantica (!!), credito del telefono mangiato di traverso con conseguente completo isolamento, etc... ma nulla in questo mio proseguire il viaggio mi puó fermare dal raggiungere la destinazione prefissata e nel tragitto nulla mi puó turbare ne fermare. Ci sono altri voli da prendere, altri scali da fare, altre attese da sopportare, il tutto traducibile in altre prove da superare, pare. Per cui no, il viaggio non é ancora terminato. Ma come sto? ...come in volo, sospesa, in attesa, facendo passare il tempo fra libri, films, recupero di jet lags e acclimatazione fisica, guardandomi intorno senza volere peró veramente ancora vedere per poter compartire le nuove conoscenze, scoperte, tutto con la mia destinazione che inizio finalmente a intravedere laggiú, all´orizzonte... Sono come il letargo... ma sto bene, sognando...forse piú ad occhi aperti che chiusi... 
''E se sapessi che finita questa vita la mia e la tua proseguiranno insieme, 
getterei la mia come un inutile scorza e sceglierei con te l´eternitá''
Emily Dickinson

mercoledì, marzo 12, 2008

Paris

...prima tratta del mio viaggio, Train Gran Vitesse da Torino a Paris, 6 ore di attraversamento Alpi fra neve e paesini, sonnicchiamenti, sogni ad occhi aperti, pensieri, desideri, voglia di scrivere, e senso di liberta', di stare facendo qualcosa di bello, un viagio verso una destinaizone veramente agognata, che tutto abbia un senso, almeno per me... come se all'improvviso tutto avesse un senso e le casualita' della vita che sino ad ora son state contro si alleino.
Come disse Shakespeare,
''Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano''
´...oggi inizia il mio primo viaggio lungo una settimana´
Svegliandomi all alba pensavo proprio questo, oggi, che, oltre ai vari primati questo mio vaiggio é soprattutto questo, lunghezza difficoltá, attese. Sono stata viziata sino ad ora dai magici voli ´comodi´, i quali,  oltre che gratuiti erano anche diretti a destinazione senza attese, possibilitá di imprevisti, etc... invece adesso, mi vedo a muovermi con diversi mezzi per raggiungere una destinaizone che non é fisica ma fatta di carne ed ossa. Immagino sia il prezzo da pagare per la diversitá di calore che assorbiró, non solo emanato dalla vicinanza dell equatore... Mah? Parto fisicamente stanca e forse proprio per la lunghezza e necessitá di attese di questo mio nuovo partire non proprio conscia di starlo facendo, il che credo sia positivo. Ancora una volta non posso che dire
´...Ai Posteri l´Ardua Sentenza´

martedì, marzo 11, 2008

Valigie romantiche

...finalmente il letto¡ é da ieri che mi sono scissa, le mie mani e il resto del corpo hanno preso strade e intrapreso faccende diverse. Mentre il mio cerebro cercava di trovare un compromesso con il cuore per non mettere nessuno dei due in pericolo loro, le mie mani, si sono occupate iniziando a preparare una valigia che mi son divertitemente sentita definire romantica, la mia prima definibile cosí per cui nessun mio organo, tutti drammaticamente romantici ha avuto la forza di fermarle. Cosí adesso mi ritrovo sfinita a letto contorniata di tutto ció  che fa presagire ad una mia prossimissima partenza, tutti i parenti di fretta e furia salutati e il resto di me che non si rende ancora ben conto di cosa sta per fare, ne di dove sta per andare...
é la prima volta in tutti questi anni di partire che non parto per piacere nel senso turistico del termine né per lavoro ma per seguire qualcuno, o qualcosa che si ritiene abbastanza speciale, cosí che, seppur possa sembrare strano per certi aspetti mi sembra uno dei miei primi partire, il che garantiscono le mi farfalle nello stomaco e il livello di cafe e theina nel sangue, non é buona cosa. 
Mi sento come di stare andando a svelare delle carte, mettermi in gioco senza protezione, senza la minima idea di come si giochi, senza avere letto le regole, ma seguendo l istinto e basta. Strane sensazioni. 
Chiedo scusa a tutti coloro che non sono riuscita a salutare ne ad avvisare ma ho dovuto organizzare e avuto conferma della mia partenza all ultimo minuto, e non solo per mia pura necessitá  di situazioni estreme per muovermi, questa volta¡ 
Vorrei riuscire a condividere piú sensazioni, m sono talmente stanca e emozionata che non ne ho le forze ne le capacitá. Son certa che riusciro con una certa frequenza ad aggiornare queste mie pagine, in caso contrario leggero le mie mails appena possibile, per cui scrivetemi¡  

lunedì, marzo 10, 2008

''Per mettere alla prova la realtà

dobbiamo vederla sulla fune del circo.

Quando le verità diventano acrobate,

allora le possiamo giudicare.''

O.Wilde

''MI FERMO''

L'altro giorno sono andata a Milano nella sede del mio ultimo datore del lavoro, giusto dietro al Duomo e mi son sentita dire, in risposta alle mete proposte per la stagione calda: ''Io...veramente avrei deciso di non partire più'' ''Ma come?'' ''Eh, si, mi fermo, il cuore chiama!'' ''No! Ma come? Ci fai affondare un isola! dai, ripensaci'' ''Non sai quanto ci abbia già pensato, è deciso: il cuore ha vinto''
...e un non so che di suave dispiacere per lasciare questo lavoro/stile di vita che mi ha dato tanto, misto a una dolce leggerezza per la sospirata sensazione di svolta e crescita -che credevo non sarebbe arrivata mai- dal proferire quelle parole mi accompagnano e non mi lasciano...

domenica, marzo 09, 2008

IN TE:

''Io cerco Difesa in te dalla quiete troppo quieta, io cerco in te la mia Debolezza, questa mi deve venire in aiuto contro la Forza che io non voglio avere'' E. Fried

Hugo

''...ma si chiama come il cane della Zia Cri!!'' Francesca Ahahahah!

sabato, marzo 08, 2008

8 Marzo

''Non sei andata via, non sei andata via non è colpa mia, è che non va via (Ragazze, voi mi fate impazzire, e con questo rap io ve lo voglio dire e non lo faccio così tanto per fare il ruffiano ma parlo nel microfono con il cuore in mano e specialmente adesso che ho raggiunto un età) dai cuori no, non si va più via (che mi permette di apprezzare con semplicità la bellezza e le caratteristiche diverse

delle donne ritrovate, delle donne perse) sono scatole perfette (tra il pensiero di piacere e quello di innamorarsi) in cui ritrovi sempre tutto (tra la voglia di una fuga e quella di sposarsi di far l'amore con tutti quelli che ti pare o di sceglierti un uomo e di portarlo all'altare) dalla mente, dalla mente mia (e di fronte a questo dubbio, a questo combattimento i vostri occhi mi riempiono di sentimento quando io vi vedo sole, in mezzo a tanta gente nel rumore di una musica che non vale niente se non fosse accompagnata dai tuoi movimenti che ci accendono la carica, volenti o nolenti e noi che grazie a quel serpente vi giriamo intorno a cercare nella notte un attimo di giorno) ai cuori no, non si va più via (per parlare con gli amici di parole condite da concetti, da espressioni... eh, colorite) e non c'è niente da capire (tra l'amore e il sesso, il corpo e la mente) non c'è niente da spiegare (per concludere che in fondo in fondo è divertente) perchè l'amore non ha parole (il continuo dondolare di tutte le cose) e poi ti toglie anche la voce (questa falsa divisione tra puttane e spose.) Ah... ma le storie d'amore no, non finiscono mai (non finiscono mai, non finiscono mai, non finiscono mai mai) Ah... ma le storie d'amore (non finiscono mai, non finiscono mai, non finiscono mai mai) no, non finiscono mai (non finiscono mai, non finiscono mai, non finiscono mai mai. Ragazze, voi mi fate impazzire, a partire dalla mamma fino ad arrivare al concetto, quello mistico, della Madonna figlia, madre, moglie, fidanzata, sorella e nonna sempre dentro un di questa categorie che fa cadere la mia mente le ragazze mie) finisce si, finisce e si va via (e io con questo lungo rap, io vi racconto tutto anche se in certi momenti può sembrarvi brutto ma io ascolto tanta musica, mattina e sera) Amore forse solo una bugia (La stagione che amo di più... la primavera quando sbocciano sugli alberi, i germogli dei fiori e la gente ricomincia a stare un po' più fuori) la bugia più grande (e le ragazze di città prendono il motorino) la più vera che ci sia (e si siedono proprio sul bordo del sellino e coi capelli sciolti gridano con aria sicura) Amore mio che non ho amato mai (e guardandole, la vita sembra meno dura e quel sole che le illumina e le fa più belle in quel giorno sarei il re di tutte le altre stelle E il pensiero vola e va a posarsi sul davanzale) Non smetterà di amarti mai (di una casa, sul confine tra il bene e il male tra l'amore, il sesso, il corpo e la mente per concludere che in fondo in fondo è divertente) Non smetterò di perderti (Il continuo dondolare di tutte le cose) di difenderti da me (questa falsa divisione tra puttane e spose.) ''Ah... le storie d'amore (non finiscono mai, non finiscono mai, non finiscono mai mai) no, non finiscono mai (non finiscono mai, non finiscono mai, non finiscono mai mai) Ah... ma le storie d'amore no, non finiscono mai (non finiscono mai, non finiscono mai, non finiscono mai mai)''

Jovanotti & Luca Carboni 'Puttane e Spose'

Ieri mentre in viaggio ho sentito questa bi-canzone che ha accompagnato i miei anni adolescenziali e che trovo sempre molto bella...e direi che oggi nella Festa delle Donne ci sta benissimo e la voglio dedicare a tutte le sorprendenti donne che conosco e riconosco in ogni riga di ciò che segue.

''Una donna ha una forza che sorprende l'uomo: può controllare guai, può portare carichi pesanti, mantiene gioia e amore, sorride quando ha voglia di gridare, canta quando ha voglia di piangere, piange quando è contenta e ride quando si spaventa. Il suo amore è incontrollabile. L'unica cosa sbagliata in lei è che a volte dimentica quanto vale.''

Oggi mi son dedicata con una di queste una delle nostre meravigliose giornatone che sappiamo sempre ritagliarci ad ogni mio ritorno e che spesso mi mancano quando son in mondi e realtà lontani. Giornate in cui ci deliziamo di veri e propri tour enogastronimici, nel nostro passato di bambine e presente di donne, di shopping di libri e frivolezze e, subito dopo esserci deliziate di un divino pranzo tipico piemontese in una delle trattorie più antichie della città assaporando i sapori con cui siam cresciute ci siamo trovate nel bel mezzo di una manifestazione di sole donne all'urlo di ''lasciateci la LIBERTA' di scelta'',

mi ha commosso ed emozionato vedere così tante donne di tutte le età battersi per mantenere le conquiste ottenute negli anni e conquistarne di nuove

e sgolandosi e unendosi con la solita forza e leggerezza che ci contraddistingue:

venerdì, marzo 07, 2008

Dal treno:

Tempo uggioso, freddo, Battisti cerca di portarmi ad altri tempi con la sua musica ma non s`ha da fare. Son qua, troppo dentro al momento, al nervosismo, alla delusione per il fatto che una serie di coincidenze non aiutino a rispettare la mia voglia e bramosia di romanticismo e di rosa e rendano ciò che è di per sè già peculiare e difficile una montagna ancora più ardua da risalire.
Eppure ieri è stata una bella giornata, seppur ci fossero già i presupposti che la cospirazione ''aumentatrice di montagne'' l'avesse vinta, ma l'ho volutamente ignorata fino a che non è salita sul podio stracciandomi. Sono triste. Tutto da riorganizzare, tutto da rivedere, tutto da rivalutare. E questo mi fa paura, la mia testa mi fa paura, il fatto che il gap temporale che si rende necessario gli dia troppo spazio. Ma dicevo che ieri è stata una bella giornata, ho rivisto persone e amici conosciuti in giro per il mondo con cui ho condiviso case, lavatrici, cene, ubriacature, confidente, lagrime, sorrisi, carnevali, sudore, calore e poi mantenuti i contatti virtuali e rivedersi con cappotti, colori di pelle più spenti, qualche kg e/o rughette di troppo o di meno e con gli inevitabili e ineluttabili cambiamenti di vita è sempre emozionante e toccante. Caterina dal Brasile con i suoi occhioni e raffreddore con il mio ex coinquilino complice di qualche stagione fa in quel della mia peggiore esperienza lavorativa di Formentera, Luca, conosciuti in ambienti e momenti diversi ma visti veramente una bella e affiatata coppia, esempio di come la distanza e diversi impegni di vita non possano scalfire ciò che è vero e profondo: belli! Poi mi son diretta verso la città dell’Amore, la bella Verona dove la gemellina Ina anche lei conosciuta nei ritagl della mia peggiore stagione lavorativa di cui sopra, fra mojitos, corse in motorino, confronti e parole che ci hanno viste in perfetta sintonia tanto da definirci appunto INE… e poi… poi la Regina Millibrilly sfiorata in quel del Akumal in México 4 anni or sono e poi conosciuta in quel delle Baleari in vesti completamente diverse da quelle in cui l`ho ritrovata, prima la truccatrice ufficiale e personal dispensatrice di leggerezza, energia e positività e risa nei ritagli di duro e falso ambiente lavorativo, ora divenuta fautrice di una creatura assolutamente meravigliosa, una vero batuffolo di burro che impersonifica la vera perfezione in carne ed ossa: Sveva da cui mi è stato impossibile staccare obiettivo e occhi da dosso.
E` sempre bello rivedere chi ha accompagnato seppur brevi ma intensi periodi e stagioni della propria vita e rendersi conto che nonostante le distanze fisiche e temporali, i cambiamenti varii nella vita di tutti è sempre piacevole confrontarsi, ricordare e incontrarsi… Mentre scrivo queste righe ascolto a random musica accumulata nel mio Creative e oggi, proprio i questo istante è il turno di questa canzone a toccare le giuste corde che fanno pan-dan con le cospirazioni, e pensieri che animano queste mie giornate. Che tutto abbia veramente un senso?
‘’Prima di partire per un lungo viaggio devi portare con te la voglia di non tornare più, prima di non essere sincera pensa che ti tradisci solo tu Prima di non essere d` accordo prova ad ascoltare un po di piu Prima di non essere da sola prova a pensare se sta bene tuuu prima di pretendere qualcosa prova a pensare a quello che dai tu non è facile pero è tutto qui non è facile pero è tutto qui prima di partire per un lungo viaggio porta con te la voglia di adattarti prima di pretendere l`orgasmo prova solo ad amarti prima di non essere sincera prova a pensare che ti tradisci solo tu prima di pretendere qualcosa prova a pensare a quello che dai tuuu’’
Irene Grandi

mercoledì, marzo 05, 2008

Terme e corde

Oggi giornata alla Terme di Pre Saint Didier spesa fra saune, candele, jacuzzi, sale relax, fieno, pini, profumi, musica, fanghi, sali, bagni turchi, etc... Relax e quiete per il corpo e per la mente, sogni ad occhi aperti e ad occhi chiusi. Corse in bikini con stalattiti ai capelli e al mento da una vasca all'altra di acqua calda con 0 o 1 grado esterno vista Mont Blanc innevato. E l'irrefrenabile desiderio che qualcuno di speciale fosse lì, con me a scoprire questo piacevole angolo di mondo. Incredibile quanto sia bella questa sensazione di sentirsi una trentenne dodicenne! il batticuore di vedere il suo nome sul telefono, il contare i giorni che separano da una abbraccio, la voglia di iniziare a vivere ciò che si è sempre sognato... ingenua? troppo romantica? forse...
Ieri sono andata a trovare l'unica Nonna rimastami su questa terra, incredibile quanto mi renda conto ad ogni tornare del tempo che passa sugli opposti: gli anziani e i bambini, coloro che sono appena arrivati e coloro che sono più o meno prossimi alla partenza. Intreccio e staffetta che per strane coicidenze spesso vengono associati, va e vieni, vita e morte, rughe e croste lattee. Ho pranzato con la senile e tenera difficoltà a scendere le scale, lentezza di parola e di mente con occhi tri generazionali e cenato con i vagiti di un esserino lungo 60 cm al meraviglioso suono di ''ngh'' e profumo di borotalco.
Commossa e sorpresa toccando le stesse corde.

Click!

Ieri ho fatto ''CLICK''! Ho acquistato il primo volo della mia vita di voli non per lavoro ma per andare a vivere in un posto in maniera non temporanea... che emozione, che paura, che batticuore, ma soprattutto che curiosità! perchè questa è quella che più di tutto mi anima, conscia delle varie difficoltà che dovremo affrontare ma son sicura che con la magia, la volontà e la complicità si possano superare, ne voglio essere convinta cosi come che:
''LA RAGIONE DEVE GOVERNARE I SENTIMENTI SENZA FARE TORTO AL CUORE'' Voltaire

martedì, marzo 04, 2008

Immobilizzata

''Perchè la vita è in due maniere: la parola è un`ala del silenzio, il fuoco ha una metá di freddo.'' Pablo Neruda
Ê più o meno l`una di mattina e continuo a non riuscire ancora a dormire, la mia testa continua a triturare gli stessi pensieri, gli stessi timori, le stesse sensazioni intraducibili nel linguaggio umano, vittima -credo- della velocità con cui gli ordini e le priorità siano imprvvisamente cambiate nella mia vita. Tutto e colui che ho tanto bramato adesso che è a portata di mano, o meglio dire di oceano adesso...mi spaventa e lo stesso Oceano che fino a non molto fa pareva insormontabile adesso all`improvviso si è trasformato in una pozza d`acqua e assume colori e forme più spaventose di quelle immense e incontabili. Forse è solo questione di velocità con cui tutto si sta srotolando dentro e davanti a noi, non lo so, so che sono qui, a distanza di un ''click'' da questo nuovo inizio e mi ritrovo davanti ai miei stessi spiazzati occhi niente meno che immobilizzata. Vorrei...vorrei essere di fronte ad un paesaggio naturale, che so, una primaverile e profumata collina verde in fiore baciata dal sole caldo e frizzante venticello, con capelli anima e occhi mossi dal vento che li rende liberi di dar sfogo allo sguardo di perdersi nell`orizzonte e alla mia anima di correre libera fra questi campi baciata dal vento, ai capelli di annodarsi il tutto al profumo della libertà di movimento ma soprattutto di espressione. Sempre più patisco lo stare negli spazi chiusi, soprattutto quando devo decidere qualcosa. Adesso che ci penso bene le più grandi decisioni le ho prese sempre in spazi aperti, per lo più passeggiando sul bagnoasciuga. Ma adesso è di un prato ciò di cui avrei bisogno, e aria, aria che smuove, che libera. Invece sono qui, nel mio letto, fra 4 seppur colorate e addobbate di me mura, con gli U2 che mi ricordano di tutti i sogni su cui ho fantasticato con loro note, una gamba che sta gelando perche forzatamante fuori dal piumone causa incremazione di un fungo raccolto on the road del Brazil e il mio dito che non si decide a fare click seppur sappia che in fondo ha gia scelto di farlo. Forse ha solo bisogno di ricordarsi il perchè e dargli un non so che di razionalità...
Che la notte -con il sonno, se mai verrà- porti consiglio e spazzi via ciè che se fossi sulla mia collina farebbe il VENTO ?!?

lunedì, marzo 03, 2008

Pietro

Senza parole
Senza parole

Tanti Auguri Principessa!

''Accipicchiolina! Non ci posso credereee! Ma non é mica di nuovo Natale!!'' Francesca scartando i 100 regali

domenica, marzo 02, 2008

"Una fotografia é un segreto che parla di un segreto.
Piú essa racconta, meno é possibile conoscere."
D. Arbus

sabato, marzo 01, 2008

Jet lag

Complice il fuso orario e mille pensieri mi ritrovo piombata nel mezzo di questa notte europea semi invernale senza il minimo sonno, il mio lettone cosparso delle colorate viscere delle mie maletas per la metá giá trasformate in fresco bucato da ritirare se solo avessi spazio nella jungla dei miei armadi stagionali e son qui a giocare con le foto scattate, aggiungerle a questo mio spazio in corrispondenza dei vari post per dare forme e colori alle cose raccontate e cercare di dare un certo qual ordine alle cose accadute, imparate, provate e vissute in questi ultimi mesi. Il tutto con il forte disiderio che ci sia qui con me a percorrere le vie in cui son cresciuta e a conoscere il mondo da cui vengo chi mi ha saputo entrare cosí dentro...come dissero i Pink Floyd:
"...WISH(ing) YOU WERE HERE..."

Despedida-Casa

Il viaggio di ritorno alle origini é stato lento ma rapido, sereno ma nervoso, forte ma dolce. Iniziato ben 4 giorni fa con svariati voli risalendo verso Nord e poi Est del mondo con la mia partenza dalle calde braccia del piú Sud del mondo in cui sia stata, in tutti i sensi...fin a risalire il continente Sudamericano per poi attraversare l'Oceano solo oggi, 12 ore di volo estenuante, il peggiore sin ad ora per scomoditá e situazione di stomaco e testa che si sono scambiati identitá a causa di una despedida un po troppo incaipirinhosa (...)della notte precedente.
Trascinatami nel letto, obbligatami con la testa fra le mani a fare i bagagli con 200000 abitanti dei miei neuroni che mi facevano pagare gli eccessi di poche ore prima pare con martelli pneumatici e trombette da stadio, fatta l ultima passeggiata per despedirmi dal caldo mare brasileño,trascinato il tutto all`aeroporto e poi scomodamente splamato su uno ristrettissimo volo chartered troppo pieno di grigia e rumorosa italianitá eccomi qui giunta a casa, come la migliore delle miglior delle figlie prodighe (...)
Tornare é sempre bello e mi verrebbe da scrivere le cose di sempre nel descrivere le sensazioni di risentire il profumo di casa, vedere il profilo delle Alpi dal balcone di casa, il riabbracciare chi mi ha messa al mondo e m dice vedermi bene, l´effetto da urlo di sentire l'aria gelida nell uscire dallo sportellone dell aereo manco fosse una navicella spaziale che ti ha portato da un altro pianeta... inutile ripetersi, le sensazioni sono sempre le stesse ma io sono sempre un po piú diversa, cresciuta, (anche se dale foto di cui sopra forse non si direbbe...)
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