Son giorni che non scrivo, la mia ipercreativitá fisica pare che abbia assorbito quella mentale e poi ho come la senzazione che tutto cio che sto provando, sentendo, vivendo sia troppo alto per essere minimizzato in parole per lo piu per affidarle alla rete, ma cercheró di cercare di trovare una giusta via di mezzo per poter condividere queste magnifiche sensazionali e sempre piu magiche emozioni e sensazioni che stiamo vivendo. Il fatto é che non saprei proprio da dove iniziare. Innanzi a tutto il nome del mio blog in qualche modo sento non rappresentarmi piu, Barbi In Giro, no, non lo sono felicemente piu, avrei necessita di creare qualcosa di piu statico. Ci stiamo lavorando su, a breve vi mandero il nuovo link che non vuole essere sostitutivo, pensavo proprio adesso mentre scrivevo queste righe che in fin dei conti il mio essere in giro non significava solo per il mondo ma anche dentro di me... ¨viaggiare dentro e fuori di me¨ e la prima categoria di viaggi, quelle si che continuerá, sempre e comunque, fortunatamente e inderogabilmente, semplicemente é arrivata una nuova tappa per il mio corpo, che comunque fermo non é, ma sta assumendo trasfromazioni che solo Madre Natura puo creare, meravigliose, magiche fabulose trasformazioni per dare vita, per  creare, movimento, le generazioni future, la strada che verra dopo di noi... E se non é muoversi questo, cosa lo é?¡?

¨C`é un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro interiore. 

Non credo che si possa viaggiare piú nel nostro pianeta. 

Cosi come non credo che si viaggi per tornare. 

L´uomo non puó tornare mai allo stesso punto da cui é partito, perché nel frattempo, lui stesso é cambiato. 

Da sé stessi non si puó fuggire. 

Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. 

In veritá il viaggio attraverso i paesi del mondo é per l´ uomo un viaggio simbolico.

Ovunque vada é la propria anima che sta cercando. 

Per questo l´uomo deve poter viaggiare.¨

A. Tarkowsky