lunedì, dicembre 31, 2007

Sotto questo greve cielo equatoriale insolitamente ma per me magnificamente stra-carico di acqua, dove di tanto tanto vengo sorpresa da qualche raggio di caldo sole cosi come da forte pioggia di pochi secondi, il piú sincero augurio di Buona Fine di 2007 e piú sereno inizio 2008 a tutti, vicini, lontani, raggiungibili telefonicamente o telepaticamente, a tutti, indistintamente:

che l anno venturo sia, come si dice qua, una pura:

domenica, dicembre 30, 2007

Ore 5.05: ALBA!

sabato, dicembre 29, 2007

"Il cuore dello stupido è nella sua bocca, ma la bocca del saggio è nel suo cuore."
B. Franklin
Non sempre é facile prendere le giuste distanze dalle cose per me... in questi giorni lottando contro la mia natura per cercare di farlo. Ma NON é facile.

venerdì, dicembre 28, 2007

"Si ama solamente ciò in cui si persegue qualcosa d'inaccessibile, quel che non si possiede."
M. Proust
Ieri é piovuto tutto il giorno, e tutto si é colorato di colori e odori diversi dal solito. A me piace la pioggia, soprattutto laddove e quando é insolita, come qui, adesso.
La foto e la frase forse non c'entrano l'un l'altra per voi che non siente in me, ma per me, si, sono strettamente legate, qui, adesso, in questi giorni... o forse da e per sempre...

mercoledì, dicembre 26, 2007

"Odio e Amo.
Potete pure chiedermi perché: io non lo so.
Non lo so, ma lo sento e mi torturo."
Catullo

Dalla mia stanza...

...questa mattina al risveglio mi son fermata un attimo sul balcone da cui oltre le palme si intravede il mare... il sole qui mi sveglia sempre particolarmente presto, albeggiando alle 5.20 circa il mondo prende forma, colore e vita sempre molto rapidamente a queste latitudini... cosi che capita quasi quotidianamente che mi svegli prima del suonare della sveglia, e questi ritagli di tempo, mi regalano momenti che altrimenti riempirei, attesa che mi permette di godere di certi scorci altrimenti tralasciati e visti come quotidianeitá e di guadagnare cosí consapevolezze dell'adesso.
Sono qui da poco meno di 3 settimane e solo stamattina ho iniziato a prendere coscienza di dove sono e cosa faccio qui, adesso.

"Caminante, son tus huellas el camino,

y nada más;

caminante, no hay camino,

se hace camino al andar.

Al andar se hace camino,

y al volver la vista atrásse

ve la senda que nunca

se ha de volver a pisar.

Caminante, no hay camino,

sino estelas en la mar"

"Tu che sei in viaggio,

sono le tue orme la strada

nient'altro;

Tu che sei in viaggio,

non sei su una strada,

la strada la fai tu andando.

Mentre vai si fa la strada

e girandoti indietro

vedrai il sentiero

che mai più calpesterai.

Tu che sei in viaggio,

non hai una strada,

ma solo scie nel mare."

Antonio Machado

martedì, dicembre 25, 2007

Giornata regalo

Oggi una giornata dai toni quasi magici, tutto ha assunto la inaspettata forma di regalo, forse per la lontananza di un focolare o la mancanza di regali veri da scartare... non lo so, ma é stata "muito gostosa" come si dice qui, e ció grazie a piccole cose che forse in un qualsiasi altro giorno sarebbero state viste e vissute come normali: un bel sole, bassa marea particolarmente accentuata grazie alla pienezza della luna, colori particolarmente vividi e l'ANATUREZA che destino vuole sia anche il nome dell hotel che funge al momento da mia casa, ci ha regalato tanti piccoli inaspettati regalini.
Colori intensissimi, sole caldissimo accompagnato da altrettanto piacevole brezza, e poi a metá mattinata l'apparire di un gigante dei mari brasiliani: il dolcissimo e docilissimo Pesce Bue! di cui vi sono solo 11 esemplari in tutta la costa che proprio a causa dell eccezionalmente bassa marea si é ritrovato "incastrato" fra la barriera corallina e la spiaggia proprio di fronte e noi! e ne ha approfittato -nonostante il tanto spazio comunque disponibile- (migliaia di km di costa senza nulla!) di farsi coccolare, grattare sotto la panciona rotolando su se stesso quasi come fosse un gattone, ha addirittura bevuto dalle bottigliette d'acqua! Emozionante sentire quanta incondizionata fiducia riponesse in questo essere a due piedi quel'é l'uomo di cui purtroppo molti esemplari han fatto si che si stia estinguendo, nonostante ció, lui, lí, bramoso di coccole... enorme, indifeso, meravigliosamente fiducioso! sino a che, ore dopo, il rialzarsi della marea gli ha ridato la sua forse temuta libertá e con essa solitudine richiamandolo a sé, al di lá della barriera corallina...
Ha seguito il toccare la ruvidezza da elefante della sua "scorza" un inaspettato invito in barca sino a delle piscine naturali a km dalla costa su una chiatta brasilera dove il conoscere da vicino ricci visti sempre come nemici delle piante dei piedi da evitare mi ha fatto scoprire una interessante e morbida forma di vita sotto questo continuo, indispensabile ed elegante muoversi di aculei...
Piacevole solletico nel palmo di mano donato dal dolce danzare delle sue spine, ventose, colori, boccuccia...
"Que linda y sabia que es la naturaleza!"

lunedì, dicembre 24, 2007

Ai bimbi che fummo...

"Non c'è niente di più triste nel mondo che svegliarsi il giorno di Natale e non essere un bambino."
E. Bombeck
A noi, che bambini non lo siamo piú,
per ricordarci quanto fosse bello CREDERE in qualcosa di magico, di inspiegabile, che premiasse i buoni e punisse i cattivi, credere ad una giustizia, ad un ordine delle cose, ad una ragione per tutto.
Quanto fosse piú bello e piú facile sapersi emozionare e sorridere di tutto, senza filtri ma con pura innocenza, candore e libertá.
Ai bambini che fummo, a quelli che sono, che possano sopravvivere in tutti noi...
A U G U R I !

domenica, dicembre 23, 2007

Fra i numerosi e per lo piú vuoti, quasi fastidiosi auguri ricevuti via email con finti alberi di Natale che hanno perso di ogni significato come gli augurii che li seguono ecco l'unico che sapevo mi avrebbe regalato emiozioni, un amica, appena tornata da un lungo viaggio africano con alcune sue righe e foto, mi ha fatto toccare, vedere, sentire questo nuovo angolo da lei cosi intensamente vissuto: la Mauritania. E, non senza avere chiesto il suo permesso, eccomi a condividerlo con voi sperando vi emozioni come ha fatto con me, grande Agnese!
"Sabbia e massi neri picchi e ciuffi d'erba orme piccole e grandi chiasso e silenzi dune e villaggi volti lambiti da veli e, sopra ogni cosa...caldo e venticello dopo tre giorni di piste mi sento un pò dentro il vento che respira questa terra: la copre, la sfiora, la sbatte, la ristora... è padrone di tutto... trasporta le voci in lontananza come anche i silenzi della notte e le sue "paure"...il sopratelo sbatte sulla tenda e grida come a stapparsi, mentre la sabbia abita le nostre tende ...

Il deserto corre, sempre nuovo di colori e di forme non ha limiti, margini, è il non-spazio tutt'intorno è una parte di mondo aperta,

e qui mi sembra di perdere ogni contenimento, sono io senza protezione, senza progetti, senza preoccupazioni, sono senza spazio dentro, sono i miei occhi, il mio sguardo, i miei pensieri liberi, sono l'io che è, che coglie il non-spazio, che non è vuoto e non è pienezza, è quello che coglie. Ci sono pochi pensieri da scrivere, poche immagini da raccontare, c'è da vedere e rivedere il tempo che scorre o che sarà andato e fermarsi...o.......... lasciarsi andare. Il respiro che mi fermo a sentire ...è la vita che vivo.

Anche la ferrovia che trasporta ferro da dentro sino al mare della Mauritania è un non-spazio, corre lontana senza margini e limiti come il treno che l'attraversa Km di treno che c'è e non c'è................. I luoghi che attraversa sono cumulo di abbandono, macerie abitate, sono una luce spettrale quanto i resti di dromedari che la lambiscono sparsi qua e là. Il monolite al confine con il Sahara occidentale domina lo spazio incontrollabile è pugno forte, presenza, sovrasta la ferrovia e il nostro accampamento e fa' da riferimento ai km che scorrono sempre uguali.

Come il deserto africano ogni terra d'Africa, è patria, casa, dimora interiore, attraversala lungo le strade, le piste, gli spazi e la folla riconduce all'origine, e mi permette di ripercorrermi dentro sino all'essenziale, immediatezza dei primi attimi, di me, della vita, della terra tutta. L'Africa resta la madre terra la terra che ancora oggi dice da dove si è partiti e dove torneremo... per questo, vivere, toccarre, ascoltare, "sporcarmi" di questa terra mi conduce dentro. L'Africa mi fa' sentire libera, da ogni convenzione, potere, sovrappiù... mi ridà l'anima, me la mette davanti, chiaramente. L'Africa è tempo aperto, apre il tempo del vivere si coglie il tempo e si viene colti non appena ci si muove spezzando l'immobilità che domina il non "fare". Apre il tempo che scorre per quel che avviene, quando avviene..., succede vita, si compie, esiste. Quanti volti catturati con la fotocamera intenti a dormire (?) o con lo sguardo fisso pensando (cosa?) e poi mille lente andature incontrate anche in pieno deserto (per dove?) o ore trascorse davanti l'uscio di casa per terra.... ! Nel tempo dilatato ha senso il suono, l'incontro, il gioco per strada... la vita si "allunga", sembra tanta, come se non dovesse finire... c'è tempo... eppure sai che basta un soffio e tutto cambia, sei aperto al cambiamento, ogni cosa sarà... come succederà... come la lascerai accadere... il tempo cambia... basta che succeda qualche altra cosa....................... e in un attimo................................................. ....arriva il Natale... e un anno nuovo...da scoprire! Buon Tutto !"

Agnese

mercoledì, dicembre 19, 2007

Infiltrata

Sveglia ore 4.15, graziata di un ora da un ritardo aereo, oggi ha cominciato ad arrivare l'orda di turisti che mi da da mangiare e che ho capito, non me ne daranno piú per molto, non li sopporto proprio piú. Aria condizionata rumorosa, troppo caldo-umido, pasta scotta, troppa povertá, troppo lento il controllo passaporti, e i bidet dove sono? ma perché non si puo fare topless? uaaaaaaaaaaaaarrrrrrrhhhhhhhhhhhhggggggggg!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondo con questo e un po si stanchezza spalmata addosso alla domanda di uno sconosicuto lettore che mi augura un delicato e apprezzato "Buon Vento" e mi chiede cosa faccio?
Mh... la vera veritá é che non lo so nemmeno io. Mi é stato chiesto tante volte e alle varie varianti che mi son sentita rispondere l'unico determinatore comune é che il mio lavoro per me non é che un mezzo che mi permette di infiltrarmi nel mondo del turismo di massa con il quale non mi identifico ma che mi permette di conoscere a fondo le culture con cui lavoro, collaboro, vivo, mangio, imparo la lingua, etc... ecco cosa faccio: l'infiltrata e dev dire che adesso sento che questa veste non mi sta piú tanto larga e sia ora di mollarla per fare qualcosa che mi assomigli di piú ma senza lamentare la scelta fatta sino ad ora di muovermi con la divisa dei tour operator di massa a volte, hotel lussuosissimi altre ma sempre in destinazioni diverse e sempre con occhi che guardano al mondo diversamente dai piú che fanno questa vita.
Confermato che finisco di lavorare a metá Febbraio, poi via uniforme da infiltrata, via la valigia da 3 kg e chi si vuol unire a perlustrare un po di sud america... si faccia vivo!

lunedì, dicembre 17, 2007

"Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i BAMBINI."
Dante Alighieri
"Lavoriamo continuamente per dare forma alla nostra vita, ma copiando nostro malgrado, come un disegno, i lineamenti della persona che siamo e non di quella che ci piacerebbe essere."
M. Proust
Oggi anche io sto seriamente iniziando a fare ció che mi ha spianto fino a qui e che non identificandomici molto a volte dimentico presa dalla smania di conoscere, capire, dalla curiositá ma tutto ha un prezzo, e quello del mio essere qui é appunto il lavorare, quindi oggi sto stilando un programma escurisoni da proporre ai gentilissimi ospiti che a giorni affolleranno questa quiete e non mi permetteranno di dimenticare che son qui per assisterli nei loro capricci, a farmi pagare il viaggio che seguirá il dovere ma per nulla le strade da loro battute
"Viaggiare è quasi lo stesso che conversare con quelli dei secoli passati."
R. Descartes

Angolo

Ecco a voi l'angolo in cui vado a meditare, passeggiare, e rilassarmi... A volte mi piacciono questi nuvoloni tropicali, belli carichi, pesanti ma allo stesso tempo leggeri per la velocitá con cui vengono spazzati via...
"Il silenzio eterno di quegli spazi infiniti mi spaventa."
B. Pascal

domenica, dicembre 16, 2007

Se non é un miracolo questo...

...cosa lo é?

sabato, dicembre 15, 2007

E' nato PIETRO !

17.35, mentre io mi facevo il primo bagno nel caldo mare brasiliano!
I wish I was there!
Che meraviglia! che commozione!

Palateia

"Lo sciocco cerca la felicità lontano, il saggio la fa crescere ai suoi piedi."
J. Openheim

Io la prima, loro, i secondi.

E questo il villaggio di cui sotto, fango, granchi, ostriche, mangrovie, assoluta semplicitá, ma tanta altrettanta serenitá.

Mi son sentita dire: "vorrei avere meno per non desiderare di piú."

Crianza

Qui i bambini li chiamano cosí, crianza. Son stata in un villaggio lagunare chiamato Palateia, immerso nelle mangrovie, che vive della coltivazione di ostriche popolato da 270 persone di cui 150 bambini belli, colorati, non ancora inquinati dal potere del dollaro né dal riconoscerci come portatori di questi, ma di caramelle, vestitini, penne e con discrezione e timidi sorrisi li accettano

Maceió

"Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti."
I. Calvino
Giorni strani, l'ho ho gia detto, credo traspaia anche un po dalla mia poca creativitá oltre che dalle poche parole dette. Non so, forse per i motivi enunciati nelle parole di cui sopra... non lo so... Certo é che é cosi...
Beh, alcuni scatti della cittá estranea che mi ospita in questa estate brazilera, colorata, affollata, coloniale, piena di mercati, di donne nei loro stretti vestiti dove si alternano lungomari lussureggianti e lussuosi con favelas povere e sporche, motel a 20 Ryais ad ora e centri commerciali con vetrine tempestate di cose che paiono appartenere ad altro pianeta... ho la percezione di essere nella parte meno bella della terra del caffé ma é bello scoprire rincones particolari anche qui. Inutile dire che non vedo giá l'ora di terminare la mia missione lavoro per spingermi alla ricerca di altri angoli: sto studiando la guida: Amazzonia, Pantanal, cascate de Iguassu... e poi tempo e soldi permettendo il mio viaggio dei sogni: la Terra del Fuego!

venerdì, dicembre 14, 2007

"Solo l'uomo cammina ai confini di ciò che non ha confini, sa vedere il mistero, ascoltare il silenzio, esperire l'infinito."
F. Tomatis
In questi giorni strane cose, strani sogni, strane coincidenze alle quali non stessero capitando a me stessa non crederei... sará la magia della solitudine che mi fa entrare in strano contatto con strane energie normalmente inquinate dai soliti affacendamenti, o...non so... ma strano, quasi quasi mi fa paura, telefonate dall altra parte del mondo nel mezzo della notte, sogni che fan riapparire persone cosi...di repente... senza alcun vero motivo... que es eso?
mah?
meglio non darci peso e avvicendarsi in cose concrete, non perdersi dietro al passato, cosa che la mia naturaleza non fosse per sufficienti batoste farebbe... ma non s'ha da fare, meglio far finta sia stato tutto solo un sogno...

giovedì, dicembre 13, 2007

"Personalmente penso che la natura abbia fatto un gran torto al Brasile.
La gente qui sembra pigra, indolente...
Dev'essere colpa della natura...
Così maestosa fa danno.
Vince, schiaccia."
Il paese del Carnevale Jorge Amado

mercoledì, dicembre 12, 2007

"NON IMPORTA QUANTO ASPETTI, MA CHI ASPETTI"
da "Un giorno in piú" di F. Volo
Ho appena finito di sbranare questo libro che mi ha portato nelle mie notti insonni in posti lontani, fra New York e viaggi interiori che in questo momento sento molto miei. Mi é piaciuto molto.Ve ne consiglio la lettura, leggera, senza impegno, romantica ma simpatica, commuovente, frizzante, righe imbastite da semplici dettagli, speranze, paure e sentimenti che fanno parte un pó di tutti noi, inguaribili romantici, idealisti, sognatori forse capitati nel pianeta sbagliato come me... in attesa di piombare in quello giusto, pianeta o abbraccio

martedì, dicembre 11, 2007

Contradição

Finalmente ho trovato un modo di alleggerire le foto per far si che seppur a ritmi plantigradi possano essere condivise con voi alcune delle cose che vedo... Purtroppo non ho ancora trovato modo di alleggerire invece la mia vena creativa. Son stanca, l'umiditá, il cibarmi quasi esclusivamente di pesce (aragosta e gamberi) e succhi di frutti strani oltre che il dover dormire con a/c accesa non mi permette di dormire come vorrei, in piú andare ogni giorno alla scoperta di nuovi angoli a ritmi assolutamente e fastidiosamente turistici mi sta sfiancando, spero sia solo questione di abitudine! Vabbhe, le foto di cui sotto sono de Casa Mea do Santo, un luogo dove si pratica una delle religioni dello stato di Bahia, la Macumba o Condomblé, antico credo portata qui dagli schiavi africani le cui divinitá sono gli ORIXÁ, tutti caratterizzati dalle forze della natura. Interessante, anche se visto in versione cosí turistica perde molto della sua sacralitá, ancestralitá e magia.Spero di avere modo e tempo di addentrarmici un po di piú senza troppi filtri. Danze, rituali, colori, profumi, gusti, assaggi, emozioni... e qualche lacrimuccia, si...

Quelli che seguono invece scatti di una giornata in barca sulla foce del Rio San Antonio che nel congiungersi con l'Oceano crea una laguna in prossimitá di una delle 10 spiagge piú belle del Brasile, dicono che peró in tutta franchezza non mi ha entusiasmato particolarmente: Praia do Gunga. Colore giallo/verde, bandiere, cocchi, baracche, chiese, pescatori e la mia ombra ovunque...

Oggi invece torno da un giro in jeeps su una spiaggia nell'Ilha da Croa in cui vi sono formazioni rocciose con piú di 17 tonalitá di colore, paesini di baracche, lattine di birra Skol e bambini, pescatori, ananas, aragosta, caldo de puta madre, naso che brucia nonostante la spf8, ahi!

In questo primo assaggio di questo enorme continente mi ritrovo frastornata, a volte commossa per le grandi contraddizioni presenti in ogni angolo: baracche e ville, piedi scalzi e scarpe chiuse, ogni tonalitá di colore di occhi capelli e pelli, ma sempre sempre sempre il sorriso in viso, svoglia di lavorare ma grande volgia di divertisri, ballare e bere cachasa, birra rigorosamente gelata o caipirinha... contraddizioni, tante, troppe, ne ho giá viste in giro per il mondo, mi viene in mente l'India, l'Africa, il centro America, ma qui sono piú evidenti piú toccanti, piú commoventi... il vederle, il viverle mi spossa piú di quanto non facciano la mancanza di sonno e la stanchezza fisica... mi chiedo: perché? che senso ha tutto ció?

No pict!

Scusate, non ho molto tempo per scrivere e quando ce l'ho non ho la connessione o mi manca l'ispirazione creativa. In questi giorni sono come una spugna, emotivamente come la torre di Pisa e fisicamente come una mongolfiera. Accenti nuovi fra cui barcamenarmi, fra argentino e portoghese oltre che i vari accenti di questo ultimo. Geekos a cui sfuggire, informazioni da incanalare, persone da giudicare, attenzioni da prestare, insomma, un po sotto l occhio del ciclone!
Da ieri ho iniziato ad andare alla scoperta di questo enorme paese, fatto un sacco di foto con la mente e con l'obiettivo, purtroppo sono impossibilitata nonostante i numerosi tentativi a condividere queste ultime con voi causa la lentissima e saltellante connessione brasilera, mi spiace molto perche sto scoprendo angoli, dettagli, colori, profumi (che in qualche modo cerco di cogliere con la mia canon) e contraddizioni in questi giorni di tours che avrei voluto mettere qui, in questo mio angolo che mi unisce in qualche modo a voi... spero di trovare una soluzione a ció!
Approfitto di questo "voi" per dare il benvenuto ai miei nuovi a me sconosciuti lettori che talvolta mi scrivono dei comments e mi fa sempre un grande piacere che questo mio angolo virtuale nato per tenere i contatti con amici e parenti che a volte diventa quasi un diario scritto per me stessa, per non dimenticare certe sensazioni, certi momenti, certi sentimenti mentre in determinati e diversi punto del globo venga invece apprezzato anche da chi non sono io e chi in qualche angolo di questo mi abbia incontrato... Non ho al momento modo ne tempo di rispondere personalmente ma anche io appen mi impossessero di un certo eqiulibrio vi verró a visitare nei vs di angoli virtuali!
E va beh, qui son le 21.37 ma il mio corpicino sente ancora l'ora Europea... per cui quella giá di notte inoltrata...per ci vado a fare la nanna!
Prometto che troveró una soluzione alle foto per la mia prossima visita!
Besitos!

sabato, dicembre 08, 2007

Arrivata in: Brazil

...32gradi, 74% di umiditá, sull aereo 85% uomini soli o in gruppo che si fermeranno qui dai 40 giorni ai 3 mesi, il tritteto Tanzania/Italia/Brasile in 8 giorni che sommato a quanto sopra si sta facendo sentire a modo suo, fisicamente e equilibramente facendomi svegliare ad orari insulsi e con altrettante strane domande di cui "dove sono?" é la piú semplice...
Ma vabbeh, a parte questi iniziali normali e plausibili squilibri mi ritrovo ora circondata da verde ( vedi foto scattata nel mio neo ufficio sopra la mia testa), giallo di palme, baniere e di animali in situazione lavorativa che mi vede pionera e per questo incuriosisce e anima. Di questo immenso paese con cui comunico per ora a stento per ora non ho che visto i 40 km di strada dal apt a qui, e non vedo l'ora di fterminare di fare il mio dovere per poi abandonarmi la piacere di scoprire almeno alcuni algoli di quello che i brasilenos definiscono un continente...
Nel water del mio apartamiento al mio arrivo mi aspettava una sorta di geeko/lucertolone (non so) cicciotto e enorme che mi ha fatto fare un salto enorme e impossibilitata per ora ad utilizzarlo (il watern,non il geeko!), e nonostante le segnalazioni a chi di dovere permane lí e i miei continui tirare l'acqua. Ho addirittura pensato fosse di plastica messo lí come parte dell' arredamento, cosí, qualcosa di tipico... ma si muove, per cui non credo sia cosí... che ridere!
AGGIORNAMENTO DEL 10/12: (scusate non potevo risparmiarvi la foto!) per la cronaca dopo 3 giorni se n'é finalmente andato dal water ma si e' spostato nella doccia fortunatamente molto spaziosa, gli ho tirato l'acqua ma non si é mosso che di mezzo centimetro. Alla fine pare innocuo, ed mi intrattiene in queste serate fra movies in portoghese su HBO, progammi vecchissimi su rai international e qualche telenovelas brasilera che sul Canal7 che dicono essere il modo migliore di imparere la lingua di cui perora capisco uno scarso 35%, lo adotteró come pet purché non si sposti nel letto!

giovedì, dicembre 06, 2007

Vada come vada...

"A volte dobbiamo fuggire nelle solitudini aperte, nell'assenza di scopi, nella vacanza morale consistente nel correre puri rischi, per affilare la lama della vita, per saggiare le difficoltà ed essere costretti a sforzarsi disperatamente, vada come vada."
G. Santayana

:-(

...parto con un solo rammarico: il non essere qui neanche per vedere nascere il giá babacio Pietro, accipicchia! ha fatto delle finte ma poi pare preferisca rimanere nel calore e sicurezza della sua Mamma ancora un pó cosi' che non potró essere qui per vedere le sue prime ore, smorfie e colmare live la curiositá di tutti:
"Chissa come sará? che viso avrá? quanti capelli, avrá gli occhi della sua meravigliosa sorellina? e la pelle? e i piedini? (...)"
Uhhhhh :-(
Mi dispiace naturalmente molto ma son conscia che uno dei prezzi da pagare del mio nomadismo di questi anni é anche questo, per cui... non posso che vivere per osmosi (e virtualitá) certi eventi familiari... e augurarmi che vada tutto per il meglio! e portare con me il calzino azzurro acquistato come augurio promessa che sarei stata qui, questa volta!

Dialogo incessante

"A me sembra che sarei felice dove non sono, e la questione del cambiar dimora è tema di un dialogo incessante con la mia anima."
Baudelaire

Ma dico io...?

...non possono brevettare il "FAI VALIGIE"?!?

Vorrei avere una bacchetta magica e con un tocco essere giá a destinazione con tutte le poche (e giuste) cose al loro posto...e invece niente bacchetta, niente fai valigie, ma a poche ore dal decollo ancora qui ad aggiungere da una parte e togliere dall'altra...

Uff'!

mercoledì, dicembre 05, 2007

Tramonto Calusiese

"Amo camminare in solitudine per i sentieri di campagna, tra campi di riso e erbe selvatiche che si stendono su entrambi i lati. Metto giu' un piede dopo l'altro con presenza mentale, cosciente del fatto che sto camminando sulla terra meravigliosa. In quei momenti l'esistenza e' una realta' miracolosa e misteriosa."
Thich Nhat Hanh - Miracle of Mindfulness

Tramonto di Caluso, ieri sera, cielo tersissimo illuminato da splendidi quanto vivi colori che parlavano a chi, come me, punzecchiata dall'aria frizzante passeggiava fra questi rossi tetti e cime delle vicine Alpi frescamente innevate con i nuovi occhi di chi sa che sta andando laddove tutto ció fra cui son cresciuta non ci sará e la cui visione di tanto in tanto mi mancherá...

Gola

"Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi."
J. Joyce
"Non conosco nulla che vellichi così voluttuosamente lo stomaco e la testa quanto i vapori di quei piatti saporiti che vanno ad accarezzare la mente preparandola alla lussuria."
De Sade
...Meno male che parto, stare a casa mi porta ad entrare in Stand-By e a fossilizzarmi nel tragitto divano-frigorifero-laptop-letto con qualche piccola ed estemporanea deviazione verso la Coop per fare rifornimento di ingredienti che mi permettano di dare vita a ció di cui mi vien voglia e che, seppur deliziando il palato mi vede di giorno in giorno lievitare: lasagne, tiramisú, zuppa di farro e avena, pizzoccheri, pollo al curry, peperonata, polenta, fondue de chocolat, cosi pantaloni che fino ad un mese fa mi stavano comodi adesso li chiudo a malapena:
Partire é l'unica soluzione, non son mai stata capace ne desiderosa di rinunciare alle delizie fumanti e non. Mai e credo che mai lo saró: mangiare é troppo bello e saltellare fra padelle, mestoli, creme e mousses poco prima quasi quasi ancora di piú!

"Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nell’esofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza."

G. Flaubert

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