"Il Profeta" di Kahlil Gibran
Son giorni in cui mi appassiono della lettura e rilettura di questo incredibile poeta, che ho scoperto da quando son qui e di cui ho acquistato quest'opera (Il Profeta, appunto) che non ha mai tempo di raccogliere polvere dal mio comodino quanto sovente la prendo e riprendo in mano. E questo che ho "casualemente" deciso di condividere con voi oggi e' solo uno dei numerosi capitoli... quello che -inutile nascondere- oggi sento essere a me piu vicino... Buona lettura!
"Allora una donna disse: Parlaci della Gioia e del Dolore. E lui rispose: La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera, E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di lacrime. E come può essere altrimenti? Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere. La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio? E il liuto che rasserena il vostro spirito non è forse lo stesso legno scavato dal coltello? Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia. E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento. Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore", e altri dicono: "No, è più grande il dolore". Ma io vi dico che sono inseparabili. Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto. In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia. Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi. Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere."
Traduzione:
"THEN a woman said, Speak to us of Joy and Sorrow. And he answered:Your joy is your sorrow unmasked. And the selfsame well from which your laughter rises was often times filled with your tears. And how else can it be?The deeper that sorrow carves into your being, the more joy you can contain. Is not the cup that holds your wine the very cup that was burned in the potter's oven? And is not the lute that soothes your spirit, the very wood that was hollowed with knives? When you are joyous, look deep into your heart and you shall find it is only that which has given you sorrow that is giving you joy. When you are sorrowful look again in your heart, and you shall see that in truth you are weeping for that which has been your delight. Some of you say, "Joy is greater than sorrow," and others say, "Nay, sorrow is the greater."But I say unto you, they are inseparable. Together they come, and when one sits alone with you at your board, remember that the other is asleep upon your bed. Verily you are suspended like scales be-tween your sorrow and your joy. Only when you are empty are you atstandstill and balanced. When the treasure-keeper lifts you to weigh his gold and his silver, needs must your joy or your sorrow rise or fall."
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