Oggi, io:
DA SEMPRE PER NON MORIRE DI POCO HO NUTRITO L'ANIMA DI PECCATI E DI EMOZIONI,
E NELLA VAGINA DI DELIZIE CHE PER ME E L'ESSERE AL MONDO -ANCHE L'ULTIMO TRA GLI ULTIMI- SCELSI DI DIVENTARE NIENTE.
PERCHE PROSTRARSI CONCEDENDO IL TELECOMANDO DELLA PROPRIA VITA IN MANO AD ALTRI? PER ANDARE AVANTI? DOVE? LA? NO.
SOLTANTO ALL'AMORE L'ESSERE UMANO PUO CONCEDERSI IN DOLCEZZE.
LE MIE VISCERE BRAMANO ATTESA, LA MAGIA DEGLI ATTIMI, LA SACRALITA' DEGLI INCONTRI. SOPRATTUTTO CON LE PERSONE INVISIBILI, QUELLE CHE RIESCONO A TRASFORMARE LE COSE IN SOGNI.
E NON POTREI MAI PERDONARMI SE DISTRATTO DAL NULLA PERDESSI ANCHE PER UNA SOLA VOLTA IL PRIVILEGIO DEL LORO ABBRACCIO.
NO, NON NO DESIDERO ALTRI PARADISI.
TUTTAVIA ANCHE QUANDO SI AMA ALLE VOLTE SI PERDE, MA MEGLIO CENTO MILA VOLTE AVER AMATO E PERDUTO CHE NON AVERE MAI AMATO. CI SONO USTIONI DI CUI BISOGNEREBBE ANDARE FIERI. LA SCONFITTA NON E' NIENTE, FA PARTE DEL GIOCO E DELLA VITA, MA OGGI NESSUNO VUOLE ACCETTARLA COME SE FOSSE LA PESTE, L'AIDS.
E NON ME NE FREGA UN BEL NIENTE SE DA QUALCHE PARTE TROVO ANCORA QUALCHE CRETINO CHE CONTINUA A RIMARCARMI DI AVERE SPRECATO IL MIO TALENTO,
IL TEMPO CHE DIMORA NELLE NOSTRE OSSA LO SA CHE NON POSSIAMO IMPARARE A VIVERE QUANDO E TROPPO TARDI E CHE SE NON ABBIAMO IL CORAGGIO DI RISCHIARE PERDIAMO IL MASSIMO DEL GODIMENTO.
I VERI CAMPIONI NON DRIBBLANO ALLA VITA
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