Day off
Oggi son libera da uniforme, tacchi e sorriso e mi son obbligata a non dormire tutto il giorno nonostante la stanchezza fisica per dare modo al mio spirito di prendere un po di aria. Cosi mi son buttata giu dal letto non appena gli occhi si son aperti alla stessa ora in cui di recente la sveglia li voleva spalancati e mi son catapultata nella Dubai lontana dal lusso e dallo sfarzo, quella che piace a me, quella che mi assomiglia un po di piu'. Quella degli indiani, quella che puzza un po, sporca, vera, quella nascosta in cui non si incrociano bianchi se non quelli che si perdono e con le loro macchine digitali sempre piu piccole e tecnologiche non sanno dove scattare per il troppo esotismo inaspettato.
Vengo di rado qui, che ironicamente si chiama "centro citta' " ed e' sviluppato intorno al creek che e' questo fiume che divide in 2 la citta' animato di colorate barche dette "abras" che vanno e vengono su e giu.
Dista circa 40 minuti di autobus da dove vivo io e nonostante sia la parte della citta' nascosta e' la piu popolata dalla piu grande comunita di espatriati indiani di Dubai, che vi assicuro essere veramente tanti, non saprei numerarli ma son la maggioranza di residenti della citta'. Non fosse per la mancanza delle mucche smog e dei tuc-tuc a volte mi devo ricordare che son qui e non in India mentre passeggio fra le vie che vendono oro giallissimo, electronics di ogni genere e saris. Spesso mi dimentico anche di non essere una di loro. Ma basta guardare negli occhi degli uomini che incrocio per ricordarmelo, che son circa il 99%... Ma mi piace, mi fa sentire viva. Mi allontana dalla Dubai che vivo tutti i giorni, da quella artificiosita' che fa si che questa citta mi piaccia e assomigli sempre meno.
E questa liberta', la stessa che provo quando in viaggio, mi mette in sintonia con me stessa. MI fa entrare laddove la quotidianeita troppo spesso mi impedisce di arrivare. In me. In cercare di capire dove sto andando, dove voglio andare.
Come molto probabilmente traspare dalle scelte di frasi parole e foto di questo mio blog, queste ultime settimane son state dure e continuano ad esserlo. Dentro e fuori di me un sacco di pensieri, situazioni e sensazioni a cui non so dare ordine ne spiegazione mi animano e diciamo che con complice la temperatura piacevolissima che ricorda la nostra primavera (23 gradi) con sole caldo e arietta freschina questa giornata ha dato un po di sfogo alla pentola a pressione che impersonifico in questo periodo. Star sola all'aria aperta, camminare, sorprendermi, scoprire un nuovo mondo, fotografare, assaggiare nuovi sapori, in compagnia el mio libro e mp3 mi ha connessa con la Barbara che spesso mi dimentico di essere. Bisognerebbe ritagliarsi di questi momenti piu spesso. Bisognerebbe essere "off" dal mondo decisamente piu spesso, si...
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