mercoledì, febbraio 27, 2008

Malinconia

Pelourinho, ancora, questa volta con gli occhi di chi se ne va e non sa se tornera. Ho camminato in lungo e largo e questa volta con la macchina fotografica alla mano ho ripercorso le vie e immortalato i colori, i movimenti, i sapori che mi hanno colpita di questa terra che mi vede andare via con un po di malinconia. Ora piove, l umidita che mi ha accolta al rientro dalla pausa primaverile presami al sud del continente sudamericano mi ha lasciata senza forze, per cui ora, eccomi qui a ripararmi dal suo apice che rende tutti i colori piu intensi, la gente ancora piu lenta e le strade piu vuote. 
Ho cosi nascosto nelle buste di plastica piene di pensierini macchina foto e cellulare ed ho continuato a vagare su e giu per questi sali e scendi per un po fino a che stremata e bagnata non mi sono ritrovata quasi senza averlo scelto qui, di fronte alla casa di Amado.
E...come sto? boh, la verita e che non lo so. Mi sento ancora come una regista che sta mettendo insieme i pezzi del collage di emozioni, parole, sensazioni, fatti, promesse, aspettative, paure...e non sono ancora in grado di mandare in onda l anteprima, un po per paura che castigarli dentro ad un ordine, una definizione, un termine,dentro a delle parole ne rovinasse l autenticita. Non saprei spiegarlo diversamente. 
Un po come intorno a me si alternano il sacro con le sue 365 chiese e il profano con tutto cio che ne fa il colorato Brasile, si alternano in me momenti in cui mi sembra tutta una commedia romantica con altri in cui mi sembra un film psicologico tendente al terrore. Ironico, no? Bah, mi separano pochissime ore alla fine del mio viaggio durato un mesetto scarso e mi sembra ieri averlo cominciato, la malinconia della fine dell avventura con tutte le emozioni belle e brutte incontrate mi sta attanagliando e la voglia di tornare ad una vita normale per quanto la mia la si possa definire tale e veramente poca se non nulla.
 Mi rincuora solo il rivedere facce che mi assomiglino, il lasciarmi cadere nel comodo e caldo divano di casa e risentire i gusti con cui son cresciuta ma so gia che saranno gioie di cui sapro godere per poco, perche poi... poi... tornero alla mia costante ricerca di qualcosa di esotico, di diverso che sappia a modo suo accogliermi esattamente come il divano di casa ma in cui sapere rimanere. Ha smesso di piovere, continuo la mia despedida della splendida cittá di Salvador de Bahia de todos o Santos
A presto!

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

CARA PRINCIPESSA, MA QUANTO SEI INGENUA.......FORSE PRIMA O POI TI ACCORGERAI DA SOLA, IO LO SPERO PER IL BENE CHE TI VOGLIO.
INDOVINA!!!!!

9:45 PM  

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