Panda
Panda perche' e' il mio animale preferito che mi fa una grande tenerezza, abbraccio perche e' cio che in giornate come queste o meglio dire periodi come questi e' cio che sarebbe un balsamo per l'anima. Sarebbe...gia', perche' non e', o meglio non c'e'. E poi Tenerezza, perche la mia sensibilita' in momenti come questo e' a mille, e non posso trattenermi dal commuovermi per un non-nulla, emozionarmi per ancora meno e lo stomaco che la fa da protagonista stringendosi e poi divarcandosi in base alle emozioni provate...Oggi son rientrata al lavoro dopo 3 settimane di assenza, ed e' stato strano, quasi emozionante, non so se dire se piacevole o no, ma certamente strano. Sara' perche non sono mai tornata in un posto dopo averlo alsciato per delle normali vacanze, di solito erano addii, e' dai tempi della Scozia che non ritorno in un posto, nello stesso. Mah?
Atterrando mi son detta che forse non sarei mai dovuta venire e adesso mi sento un po come in prigione qui, prigione da me costruita, naturalmente, come tutto cio che sono e faccio. Altri 4 mesi all'alba. 4 mesi di un lavoro e ambiente che non mi fa stare bene, e che so che non sono il mio futuro, ma cerchero di resistere facendo di questa esperienza un qualcosa di positivo, per cercare di capire cosa vogli fare NEXT, dopo. Ma se non fossi venuta non potrei saperlo e adesso avrei questo rimpianto.
Poche cose ho chiare nella mia mente, sicuramente cio che NON voglio. Ma quello che voglio, quelle mille porte da poter aprire, no... mi incutono timore, spaventano e tengono in sospeso, qui, per ora, aspettando che qualche d'una mi chiami a se'. Ma so che non accadra mai e che saro io a dover bussare, a doverle spalancare, doverle rpovare per capire se son la mia strada.
A volte mi stupisco ancora per la mia ingenuita', infantilismo nel credere di star vivendo in una favola. Eppure continuo a farlo, e a cadere inesorabilemente a terra, sempre piu ammaccata, ma poi eccomi di nuovo qui, ad aspettare che la porta giusta (e non solo la porta, diciamolo pure!) si apra di fronte a me. Che sciocchina!
Non so se si e' capito, ma son confusa come non mai. Non credo di essere una che potra mai dire, "Oh, come sono serena!" Ho ed ho sempre avuto in me e temo che sempre avro' la sindrome baudeleriana del "mal de vivre", sempre alla ricerca di cio che non puo essere, e se lo ottengo, sempre alla ricerca di qualcosa in piu, di diverso. Ma adesso mi sento proprio persa, ingabbiata fra e nelle mie ricerche.
Vorrei essere sempre la saggia che scrive belle frasi e che poi sa mantenerle e metterle in pratica nel quotidiano, nella propria vita, ma cosi non e', ahime. Son fragile e debole adesso piu' che mai e vorrei nasconderlo, ma io sono anche questo. Frutto della strada percorsa, o forse meglio dire della "stroppa" strada percorsa, questo mio "mal de vivre"? No, bugia, son sempre stata cosi, ancora prima di iniziare a camminare. E continuero' ad esserlo. Forse basterebbe accettarlo... 
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