venerdì, ottobre 05, 2007

"Da tempo immemorabile abbiamo una consapevolezza o coscienza dell' -io-. Questo -io-, o sé, ha un desiderio naturale e innato di felicità e rifugge al contempo la sofferenza; si tratta di un desiderio vero e ragionevole. Di conseguenza, tutti noi abbiamo il diritto di cercare la felicità e di rifuggire la sofferenza. Inoltre, il fatto che sofferenza e felicità siano soggette a improvvisi mutamenti indica che tali esperienze dipendono da determinate cause e condizioni. Per liberarci dalla sofferenza dobbiamo eliminarne le cause e le condizioni, mentre per raggiungere la felicità dobbiamo acquisirne le cause e le condizioni."
Dalai Lama", La strada che porta al vero
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