Non il mio...

...un altra amica se ne va... ed e' di nuovo solitudine. Solitudine di comprensione, di dialogo, di interessi comuni, di pensiero, ma soprattutto di complicita'. Qui come ovunque le persone con cui si "clicca" son state sono e saranno difficili da trovare. Quando si trovano prima o poi se ne vanno, ci si allontana, non ci si perde, no ma con l'allontanarsi fisico automaticamente i primi tempi ci si sente un po persi. Io non ho mai molti amici, sempre pochi, uno, due, pochissimi ma veri, profondi, sinceri, quasi viscerali per cui l'allontanarsi mi fa semrpe un certo effetto, non mi fa male, no, so bene oramai che cio che conta rimane, ma sento sempre come se una piccola parte di me con e come loro faccia le valigie e mi lasciasse.
E' da un po che penso anche io di andarmene e adesso piu che mai mi chiedo cosa mi trattenga qui, cosa mi faccia essere cosi indecisa sul andare. Mi nascondo dietro alla scusa che non so dove andare, che ho diverse opzioni e possibilita', che la troppa liberta e'una responsabilita'che adesso non mi sento di prendere, ma in cuori mio so, o meglio dire "sento" che non e' ancora tempo per me di andare, per me di seguire quella parte che se ne va nelle valigie di chi mi ha conosciuta, sfiorata e intrattenuta in questa esperienza. É' tempo di riassumere un altra esperienza in un altro collage, ma non ancora il mio....no...
"Non e' tempo"
-non il mio-, non ancora
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